TERAMO – Migliorano sensibilmente le condizioni di salute della neonata colpita da meningite all’ospedale Mazzini. La terapia alla quale i medici del reparto di neonatologia dell’ospedale dell’Aquila l’hanno sottoposta sta dando i suoi effetti e la previsione è di riuscire a superare il fine settimana per poi valutare la possibilità di dimissione con una prognosi più che positiva. Intanto però l’allarme suscitato dalla notizia dell’infezione ha spinto il responsabile della pediatria del Mazzini di Teramo ad intervenire per chiarire i termini e soprattutto le possibili cause di questa infezione sulla piccola, venuta al mondo lunedì scorso.
Infezione da streptococco, poco aggressiva e non contagiosa. La neonata è affetta da una forma di meningite provocata dal batterio streptococco: «Questo batterio – spiega Magnanimi – colonizza molto spesso le donne gravide a livello vaginale e rettale: l’infezione può essere trasmessa al neonato per via ascendente attraverso le membrane amniotiche rotte, oppure durante il passaggio attraverso il canale del parto contaminato. La mamma della bambina ammalata era ovviamente stata sottoposta agli accertamenti per escludere la presenza del batterio,nell’ultimo periodo di gravidanza, che erano risultati negativi». «I neonati, infatti, sono immunologicamente immaturi e quindi non hanno difese efficienti per contrastare la flora polimicrobica a cui sono esposti durante e dopo il parto». Questo tipo di meningite non è pericoloso. Il rischio di contagio, insomma, non c’è: «Nessun rischio di contagio, nel caso specifico, né per gli altri neonati che hanno condiviso la stanza con la bambina, né per i genitori o gli operatori sanitari – rassicura il primario della pediatria del Mazzini -. Questo, perché la meningite da streptococco non si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva o le secrezioni nasali e quindi non necessita di nessuna forma di profilassi».
Le condizioni della bimba sono buone. «Sappiamo che la bambina sta rispondendo molto bene alla terapia antibiotica che era stata prontamente instaurata dai Pediatri dell’ospedale di Teramo, nella evidenza del quadro clinico ed a conferma del sospetto diagnostico. Le preoccupazioni iniziali sono sensibilmente diminuite e speriamo che nel giro di pochi giorni la bambina possa essere dimessa e che la grande paura che hanno provato i genitori, resti per loro solo un brutto ricordo – ha concluso Magnanimi».